Storia di Kaleebu, che non ha niente ma agli animali dona tutto

“La mia speranza per il futuro è di salvare molti cani randagi, oltre a cambiare la vita di mia nonna.”

“Iacopo, guarda il profilo di questo ragazzo, non ti chiedo di pubblicizzare la sua raccolta fondi ma se volessi far qualcosa…”.

Mi scrive il mio amico Lorenzo ieri mattina. Così do un occhio su Instagram: è un ragazzo giovane, forse giovanissimo, di sicuro ha molti meno anni di me. Vive in Uganda e veste quasi sempre delle magliette da calcio, ai piedi invece porta le stesse ciabatte.

I suoi post sono pieni di cani: cani che mangiano, cani che giocano, cani che dormono, e poi lui con i cani che mangiano giocano e dormono. D’altronde si chiama “Rocky Animal Rescue Unite” (link al suo profilo Instagram).

Così gli scrivo subito e mi risponde nel giro di un’ora:

Quello che seguirà è ovviamente la traduzione dei nostri messaggi dall’inglese.

---

“Mi chiamo Kaleebu Hudson, ho 22 anni e vengo dall’Uganda. Vivo con mia nonna, sono cresciuto con lei nel suo villaggio chiamato Busimbi, in Mityana: lei mi ha raccontato che i miei genitori sono morti entrambi in un incidente d'auto quando avevo un anno, e non ho avuto la possibilità di vederli. Non abbiamo una casa, stiamo affittando due stanze ma cerco comunque di fare ogni giorno del mio meglio per prendermi cura di lei perché significa molto per me, anche se la vita non è così bella per noi.”

Cosa racconti su Instagram?

“Sono l’organizzatore di «Rocky Animal Rescue» e mi prendo cura dei cani randagi della nostra comunità fornendo loro cibo, acqua, servizi medici e un rifugio: il mio obiettivo è quello di garantire che ogni cane qui continui a ricevere le cure e l’amore che merita, perché nel nostro Paese gli animali, in particolare i cani, soffrono molto per strada, lottando per procurarsi il cibo oltre che contro malattie che ne causano la morte. Tutto questo mi rende molto triste perché amo gli animali. Così a luglio del 2023 ho iniziato quest’attività di aiuto sperando di soccorrerne sempre di più, per questo mostro ciò che faccio sul mio profilo.”

A parte aiutare gli animali con la tua attività giornaliera, cosa fai? Studi o lavori?

“Ho trovato un lavoro alla fine dell’anno scorso come addetto al lavaggio di auto e moto, però guadagno molto poco: per una moto mi pagano 1.500 scellini ugandesi (0,39 centesimi di euro, ndr). Con quello che guadagno a volte riesco a dare da mangiare agli animali.”

E il resto delle risorse per accudire tutti i cani, che sembrano davvero molti, dove le trovi?

“A volte alcune persone gentili vengono da me e lasciano delle donazioni, così posso procurare loro del cibo.”

Se non li accudissi tu che fine farebbero?

“Se non mi prendessi cura io di loro soffrirebbero per strada e alcuni morirebbero a causa delle malattie poiché nessuno li curerebbe. Non c'è nemmeno qualcuno che possa adottarli nel mio paese, qui in Africa la gente non se ne preoccupa molto, eppure meritano anche loro una vita migliore come animali.”

Un affitto da pagare e spese per far vivere due persone nonostante la scarsa paga: cosa ti porta a toglierti del denaro per accudire anche i randagi?

“Amo i cani, semplicemente non posso smettere di prendermi cura di loro. Al momento sono 12 nel mio rifugio e sono da solo a occuparmene.”

Cosa speri per il tuo futuro?

“La mia speranza per il futuro è di salvare molti cani randagi, oltre a cambiare la vita di mia nonna.”

Il mio spazio è il tuo spazio: chiudi lanciando il messaggio che vuoi.

“Non possiamo tornare indietro e cambiare l’inizio, ma possiamo partire da dove siamo e cambiare la fine.”

---

Io non ho la certezza che sia tutto vero ciò che Kaleebu mi ha raccontato, né che i soldi che chiede tramite PayPal o Western Union vengano davvero spesi per i cani. So solo che la sua storia mi ha colpito, tra dolore e miseria, ma soprattutto altruismo e amore. E so anche che di questo barlume di bellezza e speranza emerso tra le sue parole io voglio fidarmi.

Per questo non vi invito a donare, non a occhi chiusi almeno, ma a visitare il suo profilo (vi metto invece il suo profilo “personale” qui), controllare cosa pubblica, e solo dopo, eventualmente, sostenerlo come vorrete, anche con poco. Compreso condividendo i suoi post o questo articolo. Perché con i piccoli gesti, a volte, si cambia molto.

Good luck Kaleebu!