Nasce lo Stato di Polizia di Giorgia Meloni
La sintesi di un DDL che tutela soltanto la “Sicurezza” dello Stato, contrastando ogni forma di dissenso e legittima opinione.
Criminalizzare qualsiasi forma di dissenso. Senza girarci troppo intorno, è questo l’obiettivo del DDL 1660 approvato a larga maggioranza dalla Camera, istituendo un vero e proprio Stato di Polizia.
Le sue misure controverse non vanno soltanto a inasprire le forme repressive, ma anche le pene verso alcune attività legate soprattutto all’ordine pubblico, come appunto le manifestazioni che, fino a prova contraria, restano un diritto costituzionalmente riconosciuto: ad essere colpite sono infatti tutte, ma proprio tutte le forme di opposizione, pure quelle assolutamente pacifiche, utilizzando in primis la scusa del “blocco delle strade” come giustificazione della facile risposta delle Forze dell’Ordine (troppo spesso violente e per le quali ancora aspettiamo dei codici identificativi).
In questo DDL l’unica “Sicurezza” tutelata resta dunque quella dello Stato, data l’introduzione di pene più severe anche per i reati commessi nei pressi di infrastrutture critiche, come le stazioni ferroviarie o i cantieri di opere pubbliche: un attacco preventivo alle proteste contro progetti quali, ad esempio, quello del Ponte sullo Stretto, ignorando così l’opinione delle cittadine e dei cittadini che abitano i luoghi interessati.
Per non parlare poi del diritto alla casa, sacrosanto, che viene sporcato ancora una volta tacciandolo di “abusivismo”.
Il DDL “Sicurezza” in sintesi:
Il blocco stradale, e quindi gli scioperi e le manifestazioni, diventeranno reato con condanne fino a 6 anni di carcere e 300.000 euro di multa (manovra che mira soprattutto a colpire chi fa attivismo per la tutela dell’ambiente, spina nel fianco a una politica sorda ed egoista che nulla intende fare di concreto per la lotta al cambiamento climatico);
Nuovo reato di “occupazione arbitraria di immobile” (totalmente insensato per il nostro sistema legislativo e che nasce soltanto per fomentare ulteriormente l’odio delle persone ignoranti dopo il caso di Ilaria Salis);
Le proteste in carcere e nei CPR attuate da persone carcerate e migranti, per le condizioni già disumane di quei luoghi, possono essere punite con il carcere fino a 20 anni, togliendo loro così qualsiasi diritto alla dignità;
Carcere per donne incinte e madri di minori di un anno;
Punizioni per chi protesta contro le grandi opere;
Poteri quasi assoluti alle Forze di Polizia (che potranno anche detenere armi senza licenza fuori servizio);
SIM del cellulare vietata a chi non ha il permesso di soggiorno (e sappiamo bene, ormai, quanto sia importante avere un cellulare per chi arriva nel nostro Paese rischiando la vita per un futuro migliore, ad esempio mantenendo un contatto con i propri cari);
Ordine del Giorno pensato da Matteo Salvini che ipotizza l’introduzione della castrazione chimica, punizione che da sempre fa salire l’acquolina in bocca ai peggiori giustizialisti;
Configurazione del “terrorismo di parola”, insieme ad altri 24 reati e aggravanti di vario tipo.
Certo, l’ultima decisione spetterà adesso al Senato, ma sono praticamente nulle le speranze che possa cadere questa Legge marziale, finendo così con il finanziare l’economia di una guerra interna tra Stato e Popolo. Si tratta del Disegno più pericoloso, per certi versi incostituzionale, degli ultimi anni: il peggior condensato delle Destre di oggi, tanto nostalgiche di quelle di ieri.
Ma la cosa forse più assurda è che Augusta Montaruli, relatrice del DDL in questione, vorrebbe aumentare la pena carceraria anche per chi detiene cannabis light (che, ricordiamo, provoca decisamente meno danni del vino che tanto esaltano come prodotto italiano): sì, la stessa Montaruli condannata in via definitiva a 18 mesi di carcere per peculato. Una pregiudicata che parla di legalità.
Purtroppo non ci resta più niente da ridere, per tutto il resto ci sono le manganellate liberticide.
è agghiacciante... che poi li voglio vedere a proporre di "castrare chimicamente" il figlio di Grillo o quello di La Russa...
La cosa più tremenda è stata la mancanza di protesta organizzata dell’opposizione, cosiddetta opposizione. Possibile che non ci si renda conto della gravità della questione?