Ancora un grave colpo alla disabilità da parte del Governo
Ecco come Lega e Fratelli D’Italia stanno continuando ad affossare le persone disabili e le loro famiglie.
Oggi vi racconto una brutta storia.
Il Governo Meloni delle tante belle promesse non ne ha mantenuta praticamente una: anziché tagliare le accise ha eliminato lo sconto sulla benzina, la Legge Fornero è rimasta in vigore con ulteriori riduzioni delle pensioni, l’IVA sui prodotti per l’infanzia è aumentata di nuovo, il peso delle tasse per imprese e famiglie è rimasto sostanzialmente invariato, è stato mancato l’obiettivo di mettere a dimora 6,6 milioni di nuovi alberi entro il 2024 così come niente 264.480 nuovi posti promessi negli asili nido, e di conseguenza anche l’occupazione femminile non è aumentata, per non parlare del progetto di miglioramento delle strutture ferroviarie (addirittura con il presunto acquisto di treni a idrogeno) poi interrotto a causa di “inattuabilità tecnica” e “copertura finanziaria insufficiente”…
Nel frattempo però è rimasto coerente il loro intento di colpire le categorie più fragili, come le persone con disabilità che da oggi dovranno perfino pagare per la loro “colpa” di non essere autosufficienti, costrette a letto, dipendenti da caregiver per lavarsi, nutrirsi, vestirsi…
Con un emendamento approvato dalla maggioranza della Destra in Commissione Sanità al Senato, riscrivendo una sola riga della Legge 730 del 1983, adesso il Fondo Sanitario Nazionale coprirà soltanto le cure “strettamente necessarie”, lasciando fuori tutto quello che riguarda l’assistenza quotidiana: parliamo di una modifica che peggiorerà drasticamente anche la vita di chi vive nelle RSA o in strutture per persone con altissimo bisogno di assistenza, oltre che incidere sui “Progetti di Vita”, ma vediamo in sintesi per capirci meglio…
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PRIMA:
“Sono a carico del fondo sanitario nazionale gli oneri delle attività di rilievo sanitario connesse con quelle socio-assistenziali”.
Legge 730 del 1983, vecchio articolo 30.
ORA:
“Sono a carico del fondo sanitario nazionale esclusivamente gli oneri delle attività di rilievo sanitario, anche se connesse con quelle socio-assistenziali”.
Legge 730 del 1983, nuovo articolo 30.
In sostanza, rimborsando soltanto le “spese esclusivamente sanitarie” si escluderanno adesso tutte quelle prestazioni che hanno anche solo una minima parte sociale (situazione estremamente comune nei casi più gravi se pensiamo che alcune attività quotidiane possono unire sanitario e socio sanitario laddove sono presenti patologie complesse o utilizzo di macchinari specifici), questo vuol dire che tali costi non saranno più coperti dallo Stato ma ricadranno sulle persone disabili e sulle loro famiglie: una scelta politica voluta e non casuale (in linea con lo smantellamento del diritto alla sanità e alla cura universale) che peraltro si basa su definizioni attualmente arbitrarie e approssimative dato che non è ancora chiaro cosa sia, per il Governo di maggioranza, “esclusivamente sanitario”: a questo si aggiunge poi il fatto che l’emendamento, per come è scritto, rischia di avere effetto retroattivo incidendo su procedimenti legali già avviati, oltre a poter coinvolgere nell’applicazione perfino gli ospedali.
Immaginate di dover andare ogni mattina da un vostro genitore anziano e malato, ospite in una RSA o ricoverato in ospedale, per lavarlo, vestirlo e dargli voi da mangiare perché queste tre non sono attività “sanitarie”, altrimenti dovreste pagare ore extra di assistenza! Inaccettabile, ancor più se pensiamo che con il “diritto alla vita” tanto sbandierato dal Governo, giusto per andar contro a ulteriori minoranze, tutto questo non c’entra proprio niente.
Insomma, per Meloni, Schillaci, Salvini & Co., chi è debole deve arrangiarsi e chi assiste non può più contare su un welfare pubblico. Ma l’importante resta portare avanti battaglie “fondamentali” come quella contro gli asterischi nelle comunicazioni ufficiali, con post sui social istituzionali non più ridicoli ma ormai grotteschi, perché il fumo negli occhi fa sempre comodo.
Accade ciò che temevo e di cui da tempo ci parlano i servizi sociali psichiatrici.
Un mondo politico non inclusivo verso le categorie di 'fragili' e 'anziani'.
Se non fossero tanto nocivi, sarebbero solo tra il ridicolo e il patetico. Ma fanno disastri a ogni piè sospinto! Non se ne può di più!